Come il microcopy può migliorare l’e-learning

E’ la parte più divertente e appagante quando implementi un prodotto digitale, che sia un app, un sito web o un corso e-learning.


Il microcopy è quell’insieme di micromessaggi di contatto con l’utente che, insieme al design, lo guidano e assistono aumentandone l’esperienza di navigazione e di utilizzo dei contenuti.

Il microcopy ci dà la possibilità di umanizzare il più possibile l’esperienza d’uso dei corsi e-learning da parte del discente. In base al tipo di discente è possibile stabilire uno specifico tone of voice del formatore, aggiungendo personalità al prodotto didattico e riducendo eventuali “attriti” o “incomprensioni” durante la fruizione del contenuto digitale. Attraverso di esso è possibile anticipare le preoccupazioni o i dubbi del discente nel modo più contestuale possibile, con l’obiettivo di: motivare, invitare, guidare, rassicurare, confermare, fidelizzare.

Il microcopy è una disciplina che non parte dalla scrittura, ma dallo studio dei comportamenti e degli stati d’animo degli utenti, oltre che dalle risposte che questi danno agli stimoli a cui li si sottopone. Non è necessario pensare a frasi a effetto per colpire il discente; ciò che è davvero utile è l’uso di un linguaggio chiaro e conciso, informale e originale, magari integrato da icone o immagini che ne rafforzano il significato.

L’e-learning designer deve saper quindi combinare le tecniche di copywriting e la conoscenza approfondita del flusso delle informazioni da trasmettere, in modo da creare una “narrazione” amichevole, attraente e fluida. Ciò risulta essere particolarmente importante in contesti in cui il discente viene valutato, mentre risulta fondamentale in presenza della gamification (proprio per la necessità di orientare e rassicurare il discente all’interno di un ambiente del tutto nuovo per lui).

Attraverso il microcopy è possibile gestire quei casi in cui è necessario dare “una spinta gentile” al discente portandolo all’azione, congratularsi con lui per il raggiungimento di un obiettivo, oppure stemperare le situazioni un po’ “impegnative” in occasione dei test di valutazione.

Lo si può trovare in corrispondenza di bottoni, popups, messaggi di conferma, headlines, istruzioni, didascalie, voci di menù e via dicendo.


Un buon lavoro di UX Writing, di cui il microcopy è parte integrante, non solo facilita la vita del discente, ma accresce notevolmente la sua sintonia con il “formatore” e la qualità complessiva del prodotto didattico.


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Articolo tratto dal libro

e-LEARNING DESIGN – Progettare la formazione digitale con il mindset del Designer

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