Per chi progetta la formazione nell’era digitale il processo di Instructional Design è uno dei processi chiave. All’interno di tale processo vengono curati tutti gli aspetti tecnici, metodologici e organizzativi della progettazione didattica – in linea generale stiamo parlando di corsi e-learning – al fine di creare contenuti formativi utili, interessanti e facili da apprendere. Nella visione dello scrivente, la parte di Instructional Design costituisce una delle pietre miliari per la costruzione della Learning Experience dove il discente viene considerato al centro del processo di progettazione formativa.


Dal punto di vista tecnico, colui che si occupa della progettazione didattica (di norma l’Instructional Designer) tratta un set variegato di tematiche che spaziano dall’utilizzo di strumenti digitali per la produzione dei corsi al visual design, dal UX/UI all’interaction design. Deve possedere conoscenze in altri vari ambiti, come per esempio quello:

– delle neuroscienze applicate alla formazione
– degli approcci didattici più adeguato per un certo tipo di argomento/contesto (per esempio pedagogico vs andragogico, erogazione sincrona vs asincrona, macrolearning vs microlearning)
– dei metodi e delle tecniche di valutazione dei discenti
– degli aspetti legati alla sfera psicologica del discente (comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo)
– dei metodi e delle tecniche di coinvolgimento dei discenti (per esempio: gamification, role-play, storytelling, …)
– dei tools di produzione dei corsi, i cosiddetti authoring tools (tra i più famosi Articulate, iSpring, Suite Adobe, …)
– dei media da includere nei contenuti formativi (per esempio video, podcast, screencast, eBook, infografiche, …).
– dei media per erogare la formazione (per esempio gli LMS, i CMS, tools per le Virtual Classroom o Webinar, …)
– delle dinamiche social e mobile learning

“The mediocre teacher tells. The good teacher explains. The superior teacher demonstrates. The great teacher inspires.”

– William Arthur Ward
Esempio di metodi applicati ad un moderno instructional design.

Dal punto di vista metodologico l’Instructional designer deve utilizzare metodi e strumenti di design tra loro combinati che gli permettono di produrre contenuti formativi efficaci in modo efficiente. Questo risultato passa attraverso la comprensione profonda delle reali necessità del discente/committente dei corsi (sia quelle esplicite che quelle latenti), si sviluppa attraverso la creatività/ sperimentazione/ condivisione/co-creazione dei contenuti e si concretizza focalizzandosi su ciò che realmente serve al discente per creargli valore.

Dal punto di vista organizzativo
l’Instructional designer ha il ruolo di facilitatore e problem solver nel processo di creazione dei contenuti. E’ il trait d’union tra diversi attori coinvolti: coloro che richiedono il contenuto formativo, i discenti, l’esperto in materia (Subject-Matter Expert), gli sviluppatori dell’oggetto formativo, il leader di L&D nonchè è il garante del risultato finale in termini di costo, qualità e tempi.

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